UNI 7697: “Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie”
La normativa formula le direttive in merito all’impiego di vetro antinfortunio, obbligatorio per legge sul territorio nazionale ( D.L. 206/2005 con revisione in data 26 agosto 2021).
Essa si applica a tutte le tipologie di edifici, sia che si tratti di abitazioni private, edifici commerciali o pubblici.
Responsabilità
La responsabilità per il rispetto della norma ricade, in egual misura, su committente, progettista e fornitore dei componenti edilizi.
Il committente non ha facoltà di sospendere l’applicazione della norma, neppure sottoscrivendo una dichiarazione di rinuncia.
Il progettista/architetto ha l’obbligo di tenere adeguatamente conto dei vetri idonei nelle voci di capitolato. Nelle voci di capitolato va espressamente indicato l’obbligo, da parte del fornitore, di attenersi alla norma UNI 7697:2021. Il progettista, inoltre, è tenuto a verificare che il preventivo ed in particolar modo la specifica esecuzione siano conformi alla normativa.
Il fornitore deve preventivamente analizzare la situazione applicativa e garantire, già nel preventivo ed in particolar modo nella fase esecutiva, il rispetto della norma UNI 7697:2021.
Il mancato rispetto della norma, soprattutto se dovesse causare danni o lesioni, comporta sanzioni sia civili che penali.
Descrizioni delle tipologie di rischio
La norma sancisce una serie di criteri a cui attenersi nella scelta del vetro, sia con riferimento alle caratteristiche prestazionali del vetro, sia con riferimento ai requisiti di sicurezza minimi per garantire l‘incolumità dell‘utente.
La norma distingue i seguenti danni o rischi conseguenti alla rottura delle vetrate:
• danni, quando a causa della rottura, anche in conseguenza della caduta di frammenti, il vetro possa causare ferite a persone, animali o danni a cose.
• caduta nel vuoto, quando, in conseguenza della rottura della vetrata, si possa cadere nel vuoto da un‘altezza maggiore o uguale a 1 m.
Vetro stratificato di sicurezza (FINSTRAL Multiprotect)
Il vetro stratificato di sicurezza è costituito da due lastre di vetro, incollate tra di loro mediante una pellicola resistente allo strappo, che in caso di frattura lega i frammenti di vetro, prevenendo possibili lesioni.
La pellicola inoltre rende più difficoltoso lo sfondamento della lastra, di modo che questi vetri possono essere impiegati anche in qualità di vetri anticaduta e antieffrazione..
Per assicurare una protezione di base contro le lesioni, è sufficiente che la pellicola abbia uno spessore di 0,38 mm – classe 2(B)2. Laddove è richiesta sicurezza antisfondamento e anticaduta è necessario ricorrere ad uno spessore di almeno 0,76 mm – classe 1(B)1.
Qualora la prestazione antisfondamento richiesta debba resistere ad azioni meccaniche esterne nel tentativo di effrazione, è necessario aumentare il numero delle pellicole fino a 2.28mm ( protezione antieffrazione P5A). Accanto alla protezione antinfortunio, il vetro stratificato di sicurezza presenta altre valide caratteristiche:
• maggiore isolamento acustico;
• protezione completa dai raggi UV.
Vetro temprato di sicurezza (FINSTRAL Bodysafe)
Il vetro temprato di sicurezza è un vetro pretensionato che si distingue per l‘elevata resistenza meccanica. Nel caso di frattura la lastra si frantuma in piccoli frammenti di vetro non taglienti che riducono al minimo il rischio di lesioni..
Oltre alla protezione antinfortunio, il vetro temprato di sicurezza presenta altre valide caratteristiche:
• l‘elevata stabilità gli conferisce anche un‘ottima resistenza agli urti apportati con oggetti non contundenti;
• presenta un‘ottima resistenza termica per cui si possono praticamente escludere rotture del vetro dovute a shock termico (vicinanza di fonti di calore, ombreggiamento, ecc.) oppure dovute alla presenza di oggetti vicino al vetro che possono influire sulla temperatura della lastra (divano, mobili, ecc.);
• minore peso rispetto al vetro accoppiato di sicurezza, con maggiore facilità nell‘azionare aperture di ampie dimensioni.
La norma non disciplina quali spessori vetro vanno impiegati a seconda della destinazione d’uso.
La materia è infatti regolamentata da altre norme pertinenti. È il produttore a dover scegliere il vetro più idoneo. La norma UNI 7697:2021 disciplina unicamente la classe da impiegare per la protezione antinfortunio.